Invitalia è l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del Ministero dell’Economia; l’ente offre una serie di misure a sostegno di coloro che vogliono mettersi in proprio ed avviare una nuova iniziativa imprenditoriale nel nostro Paese, incoraggiando la creazione di piccole attività da parte di persone prive di occupazione. Particolare attenzione viene dedicata alle startup innovative, agli spin off da ricerca e a tutte quelle idee che hanno potenzialità di business. Nel presente contributo editoriale, viene presa in esame la misura Bando On.
Bando “ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero”
“ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero” è l’incentivo destinato a Micro e piccole imprese composte in prevalenza (51%) da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne di tutte le età e risultano costituite da non più di 60 mesi oppure da costituire. Sono ammesse le società di persone e di capitali, ivi incluse le società cooperative e le cooperative sociali. Sono escluse le ditte individuali, le società semplici, le società di fatto.
Tra le attività finanziabili vi rientrano: produzione di beni nei settori dell’industria e dell’artigianato; trasformazione di prodotti agricoli; fornitura di servizi; commercio di beni e servizi; turismo e agriturismo.
Le spese ammissibili sono: opere murarie e assimilate; macchinari, impianti e attrezzature; programmi informatici e servizi per l’ICT; brevetti, licenze e marchi; consulenze specialistiche; spese connesse alla stipula del contratto di finanziamento; spese per la costituzione della società.
Per quanto riguarda la misura dell’agevolazione, le imprese costituite da non più di 3 anni possono presentare progetti di investimento fino a 1,5 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o sviluppare attività esistenti; la copertura delle spese ammissibili può arrivare al 90% da rimborsare in 10 anni. Questa categoria di canditati può accedere ad un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto che non può superare il limite del 20% della spesa ammissibile. Le imprese possono richiedere anche un contributo per la copertura delle esigenze di capitale circolante collegate alle spese per materie prime e servizi necessari allo svolgimento dell’attività d’impresa. Il contributo può arrivare fino al 20% delle spese di investimento.
Le imprese costituite da almeno 3 anni e da non più di 5 possono invece presentare progetti che prevedono spese per investimento fino a 3 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare attività esistenti. Le agevolazioni consistono nel mix di tasso zero e fondo perduto, che non può superare il limite del 15% della spesa ammissibile.
Chiudendo con un accenno alla procedura di valutazione questa prevede anzitutto la verifica dei requisiti formali e un esame di merito. La valutazione di merito comprende: un primo colloquio obbligatorio per approfondire tutti gli aspetti descritti nel piano d’impresa; un secondo colloquio di approfondimento obbligatorio, solo in caso di esito positivo della prima valutazione. L’esito della prima fase della valutazione viene comunicato tramite PEC entro 45 giorni dalla data di presentazione della domanda. In caso di esito positivo della prima fase di valutazione Invitalia, entro 45 giorni dalla data di completamento della documentazione di approfondimento propedeutica al secondo colloquio istruttorio, adotta la delibera di ammissione o di non ammissione alle agevolazioni della domanda. Entro 45 giorni dal ricevimento della comunicazione di ammissione è necessario presentare la documentazione per la stipula del contratto di finanziamento agevolato.
Il contratto di finanziamento viene stipulato entro 30 giorni dal ricevimento della documentazione richiesta con la comunicazione di ammissione alle agevolazioni. Il programma degli investimenti deve essere completato entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento, salvo eventuale proroga non superiore a 6 mesi per le imprese costitute da non più di 36 mesi e non superiore a 12 mesi per le imprese costituite da più di 36 mesi.