Il business plan è uno strumento cruciale per accedere ai bandi di finanza agevolata. Non si tratta di un semplice documento, ma di una vera e propria “mappa” che descrive gli obiettivi dell’azienda, le strategie per raggiungerli e le risorse necessarie per farlo. Un business plan ben realizzato non solo aumenta le probabilità di ottenere i finanziamenti, ma dimostra anche la professionalità e la serietà del progetto.

In questa guida esploreremo i passi fondamentali per redigere un business plan efficace, fornendo consigli pratici e dettagli utili per le piccole e medie imprese (PMI) che vogliono cogliere le opportunità offerte dalla finanza agevolata.

Perché il business plan è fondamentale nei finanziamenti agevolati

Il business plan è il primo strumento che gli enti erogatori esaminano per decidere se finanziare o meno un progetto, e quindi consentire all’impresa di accedere ai contributi a fondo perduto, finanziamenti o crediti d’imposta richiesti. Infatti, i vantaggi di un business plan solido consentono di:

  • Rendere il progetto facilmente comprensibile.
  • Evidenziare i punti di forza dell’azienda.
  • Dimostrare la fattibilità economica e finanziaria del progetto.

Struttura di un business plan per i bandi di finanza agevolata

Un buon business plan è composto da diverse sezioni, ognuna delle quali ha un ruolo specifico nel convincere i valutatori del bando. Di seguito, analizziamo i principali capitoli:

  1. Executive Summary                                                                                                                                                                         

Spiega in poche righe chi sei, cosa intendi fare e perché il tuo progetto merita di essere finanziato. Esempio: “XYZ Srl, leader nella produzione di mobili ecologici, richiede fondi per un progetto innovativo di digitalizzazione volto a migliorare la sostenibilità produttiva.”

  1. Descrizione dell’azienda

Qui si racconta la storia dell’azienda, la mission e la vision, e si presenta il team che porterà avanti il progetto.

  1. Analisi di mercato

Questa sezione dimostra che conosci il contesto in cui operi. Analizza il mercato di riferimento, identifica i clienti target e studia i concorrenti. 

  1. Piano di marketing

Illustra come intendi promuovere il progetto e quali canali utilizzerai per raggiungere i clienti. 

  1. Analisi finanziaria

La parte più tecnica, ma anche la più importante. Include il budget richiesto, le proiezioni dei ricavi e dei costi e il piano di rientro del finanziamento. I valutatori vogliono sapere esattamente come verranno utilizzati i fondi e quali risultati economici aspettarsi.

Errori comuni da evitare

Molte aziende falliscono nell’ottenere finanziamenti perché sottovalutano l’importanza del business plan. Ecco alcuni errori frequenti da evitare:

  • Dati vaghi o non supportati: ogni affermazione deve essere documentata.
  • Ignorare i requisiti del bando: personalizza sempre il business plan in base al bando specifico.
  • Previsioni troppo ottimistiche: è meglio essere realistici che perdere credibilità.

Consigli pratici per la presentazione del business plan

La presentazione del business plan è una fase cruciale: non basta avere contenuti tecnicamente impeccabili, bisogna anche saperli comunicare in modo chiaro, coinvolgente e professionale. Un business plan ben presentato può fare la differenza nel convincere i valutatori del bando. Ecco alcuni consigli per rendere il documento il più efficace possibile:

1. Personalizza il documento per il bando specifico

Ogni finanziamento agevolato ha requisiti e criteri di valutazione unici. Ad esempio, se il bando privilegia i progetti di innovazione tecnologica, evidenzia chiaramente gli aspetti tecnologici e l’impatto innovativo della tua proposta.

2.Usa un linguaggio chiaro e professionale

I valutatori possono non avere competenze specifiche nel tuo settore, quindi è essenziale che il documento sia comprensibile anche a un pubblico non esperto.

Esempio di frase complessa: “La digitalizzazione dei processi operativi si avvarrà di soluzioni ERP avanzate in configurazione SaaS.”

Versione semplificata: “Digitalizzeremo i processi operativi adottando un software gestionale in cloud per migliorare l’efficienza.”

3. Mantieni una struttura visivamente chiara

Un business plan visivamente ben organizzato rende più semplice la lettura e l’analisi. Per farlo usa titoli e sottotitoli ben definiti, Inserisci elenchi puntati ed utilizza grafici, tabelle e infografiche per rappresentare dati complessi.

4. Illustra i dati con esempi concreti

Oltre alle proiezioni, includi esempi concreti per dimostrare la fattibilità del progetto.

Esempio: se richiedi fondi per un impianto fotovoltaico, specifica l’azienda fornitrice del sistema, i tempi previsti per l’installazione e l’impatto economico stimato, come la riduzione delle bollette energetiche del 30% entro il primo anno.

5. Evidenzia i benefici per l’ente finanziatore

Non limitarti a spiegare perché il progetto è vantaggioso per la tua azienda. Mostra anche come soddisfa le finalità del bando o genera valore per la comunità.

6. Rileggi e fai revisionare il documento

Prima di presentare il business plan, rileggilo attentamente per correggere eventuali errori grammaticali o stilistici. Fai revisionare il documento da un consulente esperto o da un collega fidato per assicurarti che sia chiaro, convincente e privo di incongruenze.

7. Crea una presentazione accattivante

Se il bando prevede un colloquio o una discussione, prepara una versione sintetica del business plan in formato PowerPoint o PDF. 

 

Preparare un business plan per partecipare ai bandi di finanza agevolata richiede tempo, attenzione e un approccio strategico. Un documento ben strutturato non solo aumenta le possibilità di successo, ma dimostra anche la professionalità dell’azienda.

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