La misura “Donne, Innovazione e Impresa” promossa dalla Regione Lazio nasce per sostenere l’imprenditoria femminile e stimolare l’innovazione nelle micro, piccole e medie imprese del Lazio con un budget di 5 milioni di euro.

Le imprese a guida femminile potranno beneficiare di contributi a fondo perduto fino a un massimo di 145.000 euro per introdurre innovazioni di prodotto o di processo aziendale; le innovazioni devono rappresentare novità per la PMI beneficiaria, anche se non necessariamente per il mercato in generale.

I progetti devono ricadere in una delle 9 aree di specializzazione della Smart Specialization Strategy regionale (“Scienze della Vita”, “Economia del Mare”, “Green Economy”, “Agrifood”, “Aerospazio”, “Sicurezza”, “Automotive e Mobilità Sostenibile”, “Patrimonio Culturale e Tecnologie della Cultura” e “Industrie Creative e Digitali”).

Il bando, aperto fino al 12 giugno salvo proroghe, viene molto pubblicizzato, tuttavia, prima di decidere se partecipare o no, è bene prendere in considerazione alcuni elementi:

Sono favorite le imprese femminili, le professioniste e le cooperative a conduzione femminile:

  • che chiedono un contributo inferiore al massimo previsto (60%); si ottiene il massimo del punteggio per questa voce, ovvero 40 punti, richiedendo il 40% del contributo (o meno);
  • costituite più di recente (per le aziende costituite dopo il 1/1/2024 il punteggio è di 30 punti);
  • con il maggior numero di dipendenti (5 punti per dipendente fino a un massimo di 25 punti);
  • che alla data della domanda, sono in possesso di almeno una Certificazione di sostenibilità ambientale (5 punti);

Le aziende con un punteggio molto basso dovrebbero valutare con attenzione il rapporto costi/benefici di una eventuale partecipazione, soprattutto se la partecipazione al bando coinvolge consulenti esterni e/o personale importante per la produzione, anche perché, facendo un calcolo a spanne, il numero delle imprese vincitrici potrebbe essere tra le 30 e le 50.

I progetti saranno valutati in ordine decrescente di punteggio secondo i seguenti criteri:

  • la coerenza della proposta progettuale con il carattere innovativo dei progetti sostenuti dall’avviso;
  • la qualità della proposta progettuale, con riferimento alla sua fattibilità tecnica, alla rilevanza dei risultati attesi e al loro impatto rispetto le esigenze della PMI femminile proponente;
  • la sostenibilità economica e finanziaria della proposta progettuale;
  • la rilevanza innovativa e industriale della proposta progettuale;

La compilazione della domanda richiederà quindi competenze specifiche; è importante che il progetto sia descritto in modo esaustivo e che emergano chiaramente gli elementi qualificanti e l’aderenza ai requisiti indicati nel bando.

L’importo minimo finanziabile è di 60.000 euro e non sono previsti anticipi; il contributo sarà erogato solo dopo la rendicontazione completa del progetto, quindi, è necessaria una ottima disponibilità economica o la disponibilità di altre fonti di finanziamento.

 

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